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Jacopo Sol live a Roma: dove finiscono i sogni e inizia la musica

Jacopo Sol, nome d’arte di Jacopo Porporino, è un giovane cantautore che abbiamo imparato a conoscere e ad amare nella scuola di Amici lo scorso anno. Presenta live il suo EP, Dove Finiscono I Sogni?, uscito lo scorso maggio, e seguito a luglio dall’ultimo singolo Respiro, con tre date live: Bari, Roma e Milano.

Ho partecipato alla data romana a Largo Venue per More Music Magazine e sono qui per raccontarvela.

La band di Jacopo: i The Kollege

In apertura i The Kollege, che abbiamo poi scoperto essere la band di supporto di Jacopo. Alessandro alla voce e alla chitarra, Paul al basso e Lorenzo alla batteria, i tre ragazzi scaldano l’atmosfera con il loro rock classico – nell’accezione migliore del termine – che strizza l’occhio al funky e a tratti anche al rap. La band ha attirato in pochissimo tempo l’attenzione del pubblico, che ha ballato, saltato e si è divertito.

A maggio è uscito il loro album, Sensibility, e credo proprio che farò fatica a togliermi dalla testa il ritornello super catchy di All In All.

La mia anima rockettara li approva al 100%.

Il live di Jacopo

Dormi è il pezzo che apre il live. Il pubblico canta fin da subito, e Jacopo dimostra fin dalle prime note la potenza della sua voce, che gestisce con naturalezza e una facilità impressionante, soprattutto data la giovane età.

Segue Respiro, l’ultimo singolo, che ci fa ballare con il suo ritmo coinvolgente. Presenta subito dopo un nuovo pezzo che dimostra la sua anima più rock. Sono molto curiosa di sentire la versione registrata, ma da questo primo ascolto promette decisamente bene.

Jacopo passa da sue canzoni a cover con una semplicità disarmante, la stessa con cui alterna pop, rock e qualche spruzzo di funky. A Me Me Piace O’ Blues, pezzo storico di Pino Daniele, compone un medley insieme a Locked Out Of Heaven di Bruno Mars.

Cose Che Non Sai, canzone che Jacopo Sol ha portato a Sanremo Giovani 2023, è tra le preferite del pubblico, che la canta con tutta la voce che ha in corpo. Continuiamo a ballare con SLOWMO, ma subito dopo abbassiamo il ritmo con una cover veramente emozionante di Sparks dei Coldplay, in cui il bassista mette da parte il suo strumento per abbracciare il sax.

Altra cover ottimamente eseguita è Friends dei Chase Atlantic. L’ho rimessa in playlist perché avevo dimenticato quanto mi piacesse questo pezzo.

Chiude la prima parte del concerto Quelli Come Me, un pezzo che, a detta di Jacopo stesso, “è diventato di tutti, e si è trasformato da “quelli come me” a “quelli come noi””. Molto bella la fan action organizzata dal pubblico, che ha alzato fogli con scritto “quelli come noi”.

Chitarra e voce

La band lascia spazio a Jacopo, che solo con la sua chitarra apre la seconda parte del live con pezzi in acustico più intimi. Su “Bambini” il pubblico alza nuovamente un foglio, con su scritto “Con te Jacopo noi torniamo bambini”.

All I Want dei Kodaline è un altro pezzo che ho in playlist da sempre, e Sol l’ha eseguita con un’emozione veramente coinvolgente.

Segue poi “The Night We Met”, canzone di Lord Huron che abbiamo conosciuto come colonna sonora della serie TV Netflix Tredici. Jacopo racconta che avrebbe dovuto suonare questa cover ad Amici, ma non ce n’era stata l’occasione.

Il mio cuore da millennial ha tremato sentendolo suonare “Story Of My Life” degli One Direction. Canzone che lo ha ispirato per “Gran finale“, una canzone che ha scritto quest’estate e di cui ci suona prima strofa e ritornello.

A fare da raccordo tra il set acustico e la parte più elettrica del live c’è “Complici“. Un pezzo che ha tenuto da parte “come un gioiellino”, aspettando il momento giusto per regalarla al pubblico. Penso che ognuno di noi, almeno una volta nella vita, abbia avuto una persona da cui è impossibile allontanarsi fino in fondo. Un qualcuno con cui ci si prende e poi ci si perde all’infinito, con cui non si può negare di essere complici. Ecco, se non volete sentire un colpo in petto, non fate come me e non pensate a quella persona sentendo questa canzone. Fidatevi.

Si torna a ballare

Ritorniamo a scatenarci con una cover di “Cercavo Amore” di Emma Marrone, e poi si canta forte con “Ghiaccio“.

Segue “Luci Spente“, in uscita questo venerdì 24 ottobre: il pubblico già la canta, tra video del concerto di Bari e spoiler sui social del cantante.

Torniamo alle cover con un’esecuzione di “back to friends” di sombr da brividi, e andiamo poi verso la chiusura del concerto con “Di Tutti“. Anche questa super apprezzata dal pubblico, che canta fortissimo.

Estremo” chiude il live, con potenza e un giretto in transenna per avvicinarsi di più al suo pubblico.

Mi ha dato a tratti vibes di Alex Turner, cantante degli Arctic Monkeys. Sarà il pantalone elegante, la sicurezza che Jacopo ha nel calcare il palco, la camicia aperta, e forse pure il capello un po’ ribelle. Decisamente non condividono l’egocentrismo.

Jacopo Sol non è il solito bel faccino. È un ragazzo giovane che canta, scrive, suona, è coinvolgente e sa tenere il palco. Ed è assolutamente quello di cui ha bisogno la musica italiana di adesso: un’identità forte, tecnicamente brava e che sia capace di intrattenere.

In un mondo di copie di cose già viste, abbiamo bisogno di chi sa brillare come Jacopo Sol (e la sua camicia).

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