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Alfa regala “5 minuti” di magia: reportage del concerto in Abruzzo

Andrea De Filippi, in arte Alfa, in tour per l’Italia con il suo tour estivo “Non so chi ha inventato il mondo” è arrivato a Celano, in occasione della Festa dei Santi Martiri del 27 agosto.

Un tour su e giù per l’Italia che ha regalato emozioni forti ai tantissimi presenti che sono stati conquistati dal sorriso sornione, dall’allegria, ma soprattutto dal talento di un ragazzo che arriva da Genova e ha i sogni così grandi da riuscire a colorare tutto di un giallo intenso.

Poche ore di fila insieme ai suoi fan mi sono bastati per comprendere l’amore che questo biondino riesce a generare. Andrea è una di quelle persone che ti fa credere che il bello esiste davvero in questo mondo che cade a pezzi, e lo riesci a vedere davvero: lo ritrovi negli occhi delle giovani generazioni che – in attesa – cantavano a squarciagola le sue canzoni, lo ritrovi nelle mamme e nelle nonne che attendono con pazienza e dedizione insieme ai figli, lo vedi nei fidanzati “costretti” dalle ragazze, ma soprattutto lo trovi nei componenti della band che diventa una famiglia.

Il sole comincia a scendere e con lui si alza quella voglia di vedere salire sul palco Alfa. Pochi minuti e la band sale, parte la musica e improvvisamente tutto comincia davvero a tingersi di tutti i colori dell’arcobaleno e l’amore si fonda insieme all’amicizia creando un connubio perfetto che solo la musica regala.

Ed è proprio con la musica che Andrea riesce a coinvolgere. Un mix perfetto e bilanciato: il concerto di Alfa si può tranquillamente ridurre in bpm che si alzano e si abbassano tra le hit estive e i messaggi sociali che si impegna a promuovere ai più giovani. Da “Bellissimissima” a “5 minuti”, è letteralmente un vortice emotivo. Basta un attimo, infatti, chiudi gli occhi e ti ritrovi tra le braccia delle tue amiche a piangere per quella persona che ti manca circondata da centinaia di persone che – proprio come te – stanno vivendo quelle emozioni.

Due ore di concerto, centinaia di foto scattate, miliardi di sorrisi consumati, ma soprattutto quella connessione umana che si instaura solamente quando davvero pubblico e artista creano la magia di cui tutti parlano, quella che nasce spontaneamente tra le note di una canzone e che ti lascia – per qualche giorno – quella piacevole malinconia di chi vorrebbe rivivere all’infinito quella gioia che solo la musica live riesce a dare. Andrea, la sua band e il suo pubblico sono stati fenomenali perchè io, onestamente, non vedo l’ora di essere di nuovo sotto il palco a cantare “Cin Cin” sperando di afferrare – ancora – quel girasole che rappresenta tutti noi sognatori incalliti.

Dopotutto come dice lo stesso Andrea.. non so chi ha creato il mondo, ma so che era innamorato. E per me, l’amore combacia – quasi sempre – con la musica.

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