Ci sono incontri che sembrano casuali. Persone che arrivano silenziose, senza rumore, ma che nel giro di poche ore diventano tutto quello che prima mancava. E all’improvviso, la tua vita — quella stessa vita che ti sembrava piatta, stanca, ripetitiva — si accende. Si riempie di colori nuovi, suoni diversi, battiti accelerati. Proprio come un tuono che squarcia il cielo inaspettatamente, ma non fa paura. Fa luce. Ecco “Come un tuono”, il nuovo brano dei Donkeys parla proprio di questo: una dichiarazione d’amore verso chi arriva e ci fa sentire di nuovo vivi.
Il brano non parte forte per caso. Parte carico, pronto a esplodere. È anticipazione pura. Le chitarre elettriche si intrecciano a una batteria irrequieta, come un cuore che batte più forte all’arrivo di qualcuno che ancora non conosci bene, ma che senti già troppo dentro. C’è un senso di aspettativa, come se tutto stesse per cambiare. E poi… cambia davvero.
Il testo non racconta una storia d’amore canonica. Non è una favola. È qualcosa di più raro: il momento esatto in cui una persona entra nella tua vita e la trasforma. Non per magia. Ma con la sola presenza. Con i gesti piccoli. Con le parole giuste dette nei momenti sbagliati.
“Ti porterò una rosa bianca avvelenata
e tu sorriderai come se fosse un gioco”
C’è dolcezza, ma anche consapevolezza. Perché chi arriva e ti cambia, a volte, porta anche caos, dubbi, domande. Ma se ti fa sentire meglio… allora ne vale la pena. Sempre. Questa canzone è il grido silenzioso di chi ha trovato quel qualcuno, e lo vuole tenere stretto anche se fa paura. Anche se fa male. Anche se non è per sempre.
E proprio come quella persona che ti sconvolge e ti guarisce insieme, anche lo stile musicale di “Come un tuono” è un collage punk rock che mescola rabbia, dolcezza, vulnerabilità ed energia viscerale. Non è il punk liscio e ribelle degli anni ’70, ma un patchwork emotivo e sonoro, figlio del pop punk, dell’emo italiano, e di quella nuova estetica DIY che incolla insieme frammenti di vita vissuta, lacrime, adesivi, citazioni dai diari, riff distorti e immagini sfocate. È come una cameretta tappezzata di poster, luci stroboscopiche, scritte a penna sul muro. I Donkeys suonano esattamente così: come un collage fatto di dolore e speranza, montato a mano, imperfetto, bellissimo. E vivo.
Il paragone con il tuono è perfetto. Il tuono spaventa, ma è anche segno che qualcosa si sta liberando. La persona a cui è dedicata è esattamente questo: qualcosa che entra nella tua vita come un temporale. Ti scuote, ti sveglia, ti fa tremare… ma poi lascia una luce diversa. Una nuova aria. Un nuovo te. I Donkeys riescono a raccontare tutto questo senza retorica, senza frasi fatte. Solo con emozione, suono, cuore.
Chiunque abbia amato — davvero, intensamente — si riconosce in questo pezzo. Perché tutti abbiamo avuto quella persona che ha cambiato tutto. Quella che ci ha fatto sentire per la prima volta al centro del mondo. Quella che è arrivata come un tuono, sì… ma non per farci paura. Per farci sentire. Finalmente.
“Come un tuono” non è solo una canzone d’amore, è un inno a chi entra nella nostra vita e la migliora. È un ringraziamento in forma di chitarra e voce. È quella stretta al petto che non puoi spiegare, ma che riconosci appena succede. E questo, ci tengo a dirlo, può arrivare in amore o in amicizia. E quindi, quando le troviamo quelle persone, non lasciamole volare via.