Tyler The Creator è uno di quelli che ad ogni sua uscita riesce sempre a sorprendere, ed infatti ha salvato l’estate.
Mi piace pensare a Tyler come il Bowie della nostra generazione: discografia ricca di personaggi, immaginari visivi, sound in evoluzione e testi che raccontano storie. CHROMAKOPIA, l’ultima mastodontica fatica di Tyler risale a fine ottobre scorso, e nessuno di noi si sarebbe aspettato una release così ravvicinata… Ma come ho scritto poco fà, lui è uno di quelli che riesce sempre a stupirci.
Questa volta non c’è nessun concept, nessun messaggio da lasciare ai posteri, o forse non proprio
DONT TAP THE GLASS è infatti un disco di appena 28 minuti nato proprio durante il tour di Chromakopia. Proprio Tyler ha spiegato che il disco punta a far ballare le persone, dato che ultimamente nei club o nei contesti sociali lo si fà sempre meno per paura di venire giudicati “cringe” o di finire in qualche video sui social.
<<NUMBER ONE: BODY MOVEMENT>>
ci dice Tyler con un super vocoder all’inizio di Big Poe, traccia che apre il disco.
Il titolo va citare le scritte negli Zoo o acquari che indicano di non bussare sul vetro per non disturbare gli animali, ma è anche un invito a smettere di “tappare” il nostro smartphone e goderci il momento.
In un’estate dove sembrano mancare i veri e propri tormentoni estivi, arriva un disco che è scorrevole, catchy al punto al giusto e con una produzione allucinante che vede l’intervento anche di pesi massimi come Pharrell Williams (che nella prima traccia compare sotto lo pseudonimo di di Sk8brd). L’album poi è un inno all’estetica ed al sound e all’HipHop di quel periodo storico che va dalla fine degli anni 90 ed i primi 2000. Qualche mese fà abbiamo parlato dei sample, e qui Tyler ne usa moltissimi provenienti proprio da quegli anni:
Il sound che ne viene fuori è grezzo, ma un grezzo figo.
Abbiamo un misto di R&B, electro funk, synthoni che strizzano l’occhio agli anni 80 e drum machine retro. Si balla, ma ci sono anche pezzi lenti come Ring Ring Ring (che ricorda IGOR) e I’ll Take Care of You, davvero ipnotica.
La copertina del disco è già iconica:
Sfondo bianco e un “pupazzone” – perché negli anni 2000, tra Millenials e Gen-Z, nessuno usava “action figure”. Il “pupazzone” è Tyler, in una posa simile a quella di 50 Cent in Get Rich Or Die Tryin, con catena d’oro e pantaloni rossi. Il tributo all’epoca 90-2000 dell’HipHop torna anche in copertina, e forse anche il collegamento con il giocattolo è un invito alla spensieratezza.
In questi mesi dove siamo rimasti orfani del tormentone annuale, questo è il disco che ancora può salvare la nostra estate. Un disco che parte con una premessa semplice, ma che riesce a fare quello che mancava da un pò: farci muovere e divertire senza pensieri