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Senza CRI live alla Santeria Toscana: un concerto intimo che racconta una crescita

Domenica 28 settembre la Santeria Toscana a Milano ha ospitato il live di Senza CRI, cantautorə brindisinə classe 2000, salitə alla ribalta grazie alla partecipazione ad Amici 24. Una data che ha messo in luce tanto i punti di forza quanto le aree di sviluppo di un progetto musicale che si sta ancora definendo.

La sala della Santeria Toscana, nota per la sua dimensione a metà strada tra club e teatro, ha creato le condizioni ideali per un concerto intimo. Il pubblico, composto soprattutto da chi segue Senza CRI, ha risposto con calore, partecipando attivamente nei ritornelli più conosciuti e lasciando spazio al silenzio nei brani più introspettivi.

Non si è trattato di un live “esplosivo” in senso stretto, quanto piuttosto di una serata costruita sull’empatia. Chi era in sala non cercava uno show ad alta energia, ma un dialogo emotivo con lə artista.

Il repertorio proposto ha alternato i brani più noti agli inediti dell’EP Tokyo Nite. Emergono testi che parlano di identità, relazioni e inquietudini generazionali, sempre filtrati da uno stile personale. Senza CRI firma testi e melodie, segno di una progettualità autentica.

Allo stesso tempo, il live ha evidenziato la necessità di rafforzare la costruzione scenica: alcuni passaggi tra un brano e l’altro risultavano meno fluidi, e non tutte le canzoni hanno mantenuto la stessa intensità emotiva. È un aspetto comprensibile per unə artistə in pieno sviluppo, ma resta un punto su cui lavorare per crescere verso palchi più grandi.

Quello che colpisce maggiormente di Senza CRI non è ancora la completezza, ma la prospettiva. La capacità di instaurare un rapporto diretto con il pubblico sia in momenti di singolarità sul palco sia in momenti di pluralità. Ottimi esempi sono stati i duetti con Mimì e Antonia. Tutto questo unito ad una scrittura che si distingue per sincerità, indica che la strada è tracciata.

Se la direzione musicale troverà una forma più compatta e la resa live verrà consolidata, potrebbe conquistare uno spazio importante nel panorama italiano. Sempre più attento a voci capaci di raccontare il presente con onestà.

Questo live non è stato un trionfo ma nemmeno un flop: piuttosto la tappa intermedia di un percorso che lascia intravedere un potenziale interessante.

Milano, per una sera, ha accolto un’artista che sta imparando a trasformare la propria scrittura in esperienza live. Un esercizio prezioso per chi, come Senza CRI, punta a costruire passo dopo passo un’identità musicale solida.

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