Pablo Barsotti, in arte Viverna, è un produttore emergente classe ’05 della provincia di Roma, ora trasferitosi a Milano. Ha iniziato a produrre musica nel 2019 con l’obiettivo di costruire il proprio codice, la propria dimensione in una stanza.
Ha pubblicato già due singoli, “Marta” e “Amendola”, e due EP, “Gambe” e “Memorabile”, il secondo in collaborazione con il rapper Bestia, volto proprio a celebrare la navigata accoppiata di artisti; e ora, il 4 ottobre, esce il suo terzo singolo, “Aria Frizzante”.
“Spesso, vivendo, creo sovrastrutture intorno alla realtà che mi fanno vittima di una visione distorta degli eventi circostanti. Aria frizzante invece è pura sincerità, dà sicurezza; il suo ruolo è quello di togliere queste sovrastrutture, schiarire la vista”.
È un pezzo ambient; troviamo qui i primi esperimenti di sound design, tecnica alla quale l’artista si è appena approcciato. “È stato importante non porsi limiti durante la creazione del brano, di nessun genere. Limiti non solo nell’uso di elementi complessi, ma anche di elementi più semplici, spesso considerati banali e scartati a prescindere” afferma. Troviamo quindi una coesistenza di elementi pensati e costruiti appositamente per il brano e di altri più semplici: come il kick, facente parte, dice Viverna, del pacchetto di suoni base presente nella DAW utilizzata. Uno degli obiettivi nella scelta dei suoni e dei ritmi è stato infatti quello di non tramettere soltanto la trasparenza, ma anche la “frizzantezza” di quell’aria, qualcosa di pungente, che arriva dritto alla gola di chi ascolta.
“Mi parli, ho i brividi. Non sei tu, fa freddo”
“Nulla, togli, passi come acqua. Non lasci traccia di te, non lasci il resto”
“Passi, respiro, pungi e ho aperto gli occhi, sei sempre qui”
L’aria è limpida, non aggiunge nulla al nudo sguardo, mostra e si limita a questo. Priva chi la respira di inganni, scuote. Non si parla però di un’essenza fittizia, di pura astrazione, ma di qualcosa che una volta aperti gli occhi resta, è quindi reale per la visione dell’artista. Uno sguardo puro che dona sicurezza, che non fa né bene né male, lo mostra. La copertina manifesta questo sguardo: fermo, vero.