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Etlis contro il politically correct in ‘No Drugs 2’: l’Indie/Rock che smaschera la società moderna

Etlis anche conosciuto come Ayy Etlis è un artista che fonde rap con sonorità rock, indie e punk, creando un sound che oscilla tra il grunge la trap. Si avvicina alla musica a 14 anni nella sua città natale, Scalea, aprendo concerti e Dj set per artisti come Dj Tayone e Luchè. Nel 2016 si trasferisce a Roma, dove collabora con produttori come Blashish, Rick Freak e Xeno, partecipando a numerosi eventi nella scena musicale romana. Nel 2018 pubblica il suo primo album, NON, che segna l’inizio del suo percorso discografico. Attualmente, Etlis lavora a un nuovo progetto che combina rap, rock e influenze alternative, mantenendo un approccio creativo spontaneo e diretto. Il suo ultimo singolo è “No Drugs 2”.

Il tuo ultimo progetto musicale si chiama “No Drugs 2”, una denuncia cruda e realistica alla società di oggi: come nasce questo brano?

Semplicemente, quest’anno sono successe così tante cose che non potevo rimanere in silenzio. Per questo ho deciso di continuare la saga di NO DRUGS con lo stesso spirito con cui è nata la prima parte, prodotta da Rick Freak. Sono entrato in studio e ho buttato giù le rime che mi venivano al momento, come se stessi facendo un freestyle. Quando entro in questa dimensione, non esiste nessuna regola, se non quella di seguire il flusso. Ho aspettato il momento giusto e l’ho fatto. Considera che il brano è stato prodotto, scritto, mixato e masterizzato in meno di quattro ore, tutto grazie alla maestria di Dr. Wesh (che ringrazio).

Nel tuo percorso musicale ti sei sempre mostrato vero: scelta o necessità?

Vorrei fosse una scelta, ma purtroppo è una necessità. Il mio bisogno di fare arte, di esprimermi e di far emozionare gli altri è più forte di me. È come una dipendenza, e la scarica di adrenalina che ne consegue è la ragione per cui continuo a farlo. Una volta che ci sei dentro, non puoi più uscirne.

Quest’ estate hai aperto a Dargen D’Amico: com’è stato?

È stata un’esperienza fantastica, soprattutto perché l’ho fatto nella città in cui sono cresciuto. Vedere tutte quelle persone sotto il palco, incuriosite dalla mia musica, mi ha regalato un sacco di emozioni bellissime. Poi, lui è un simpaticone! Ho avuto l’opportunità di parlarci, ed è stato molto divertente.

Come descriveresti la tua musica a chi non l’ha mai ascoltata?

È una domanda difficile, ma se dovessi usare tre aggettivi ti direi: energica, riflessiva e stimolante. È ciò che cerco di trasmettere, soprattutto quando canto dal vivo, per far sì che il pubblico si connetta emotivamente con ciò che sto comunicando.

3 canzoni che non possono mancare nella tua playlist.

Ogni mese entrano sempre nuove canzoni nella mia playlist. Oggi ti direi: Bad Guy dei Falling In Reverse, MOTHER di Eric Reprid e DOLCE VITA di Lazza.

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