sciclitano

Sciclitano, il rapper 2003 che ha conquistato anche Gemello

Sciclitano è un rapper classe 2003, nato a Roma ma con origini siciliane. Dopo aver pubblicato 5 singoli nel corso dell’ultimo anno, e aver calcato numerosi palchi (tra cui le recenti aperture ai live di Gemello), è attualmente in lavorazione per il suo primo EP.

Il cantautorato, è principalmente questo il genere musicale che ascolta da bambino fino a quando – all’età di circa 12 anni – inizia ad appassionarsi sempre più all’universo urban e, in particolare, al mondo del rap, ascoltando Noyz Narcos, Gué, Marracash e molti altri). A quindici anni comincia a scrivere canzoni e non è mai svanita in lui la volontà e il desiderio di affrontare la musica con la stessa spensieratezza, ironia e leggerezza di quando era più piccolo.

Quando e come nasce la tua passione per l’hip hop? quali sono state le tue principali influenze?

La passione per questo genere arriva intorno agli 11-12 anni, quando con il mio amico Iason ascoltavamo tutta la discografia di Emis Killa sul suo Ipod. Da lì poi tutto si è incrementato appassionandomi all’hip hop in generale passando per mostri sacri come ad esempio Noyz. Una passione che mi porto dietro ancora oggi e che influisce nella mia musica.

Come descriveresti la tua musica a chi non l’ha mai ascoltata?

Allora sicuramente “reale“, senza fronzoli e senza finzioni. Semplicemente nella mia musica e nei testi c’è la mia proiezione e percezione della realtà, il mio modo di vedere le cose attorno a me, senza necessità costante di dover – per forza – piacere a tutti.

Cosa punti a trasmettere all’ascoltatore con la tua musica?

Dico sempre che la mia musica non ha un messaggio, non punto a trasmettere né insegnare nulla. L’unico mio interesse è esprimere il primo pensiero che mi passa per la testa in quel momento, intimo o meno che sia e raccontarmi attraverso la musica.

Nonostante la giovane età hai già performato dal vivo numerose volte: cosa rappresenta per te l’esperienza dei live

Il live è la prova del nove del lavoro fatto in studio, ed è sicuramente la parte più emozionante di questo “lavoro”. Vedere dal palco sconosciuti che si gasano per quello che faccio da’ una spinta enorme per continuare a scrivere

Quali sono le 3 canzoni che non possono mancare nella tua playlist?
I Soliti di Vasco Rossi
Un tempo piccolo Califano
Bastavano le briciole Marracash

Ascoltalo qui

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