M.E.R.L.O.T e le sue “Piccole Cose”, dalla delusione all’accettazione del bello attorno a noi

M.E.R.L.O.T e le sue “Piccole Cose”, dalla delusione all’accettazione del bello attorno a noi

MERLOT è il nome d’arte di Manuel Schiavone, nel 1998 in un paesino della Basilicata. Per inseguire la sua passione per la musica, nel 2017, si trasferisce a Bologna dove inizia a muovere i primi passi nella musica, passando dalle sonorità acustiche a quelle elettroniche grazie al sostegno di Eyem.

Nel 2020 compone il primo singolo “Ventitre”, che conquista Spotify. Segue “Signorina”, brano dalle sonorità solari e positive. Il 20 ottobre 2020 è stato selezionato per le semifinali di AmaSanremo, le nuove proposte di Sanremo 2021, col brano “Sette volte”. Il 29 marzo ha rilasciato “Piccole cose”, un brano intimo che racconta gli stati d’animo provati dopo la fine di una relazione, quel dolore e quella sofferenza che chi ha provato una rottura conosce perfettamente.

“Piccole Cose” è un racconto di sè stessi che parte dalla fine di una relazione e ci porta in un viaggio tra: dolori, drammi e cambiamenti. Il tuo racconto è estermamente intimo, per te la scrittura è un modo per superare i drammi della tua vita o usi la tua vita privata come ispirazione?

Un pò entrambe le cose. La verità è che solitamente la musica è la mia “valvola di sfogo”, scrivendo riesco a buttare fuori emozioni che tengo dentro. Diciamo che non tutto quello che scrivo è collegato alla mia vita privata, scrivo di cose che mi ispirano. Per esempio, potrei anche iniziare a scrivere una canzone semplicemente osservando una coppia passare o incontrando lo sguardo triste di un passante: è tutta una questione di immaginazione.

“Piccole Cose” ha l’obiettivo si rimettere tutto al giusto posto ricordandoci la bellezza delle piccole cose quotidiane. Quali sono le tue “piccole cose” a cui non potresti rinunciare?

In realtà ti risponderei che potrei rinunciare a tutte queste “piccole cose” proprio perchè non riesco a capire quanto sono importanti. E’ proprio questo il punto centrale della canzone: le cose che reputiamo piccole e inutili sono in realtà fondamentali, peccato che ce ne accorgiamo solo quando spariscono e non riusciamo più ad averle per noi.

In questo brano c’è l’inizio di un nuovo percorso creativo, ci sono novità che annucerai nel prossimo futuro?

Non voglio fermarmi, sono carico di ispirazione. L’unico vero problema è che viviamo in un panorama musicale in cui non mi rispecchio più di tanto e in cui non mi sento libero. Non mi piace l’utilizzo che stiamo facendo delle canzoni e della musica in generale, ne vogliamo sempre di più, le stiamo rendendo, usa e getta, senza anima.

Tre aggettivi per descrivere il tuo percorso musicale da “Ventitré” a “Piccole Cose”

Tre aggettivi per descrivere il mio percorso? Complicato, ma sicuramente direi.. strano, altanelante e rischioso.

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